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Oggi vi propongo una torta golosa facilissima da fare con la pasta sfoglia pronta, perfetta per tutti gli imbranati in cucina!
Il video tutorial lo trovate qui https://youtu.be/wIWrHhxRlA0
Iniziamo?
Ingredienti
700 grammi circa di pere
1 limone
2 cucchiaiate di crema al cioccolato fondente
2 rotoli di pasta sfoglia pronta
100 grammi circa di biscotti tipo Pavesini al cacao
1 noce di burro
1 tuorlo d’uovo per spennellare
Esecuzione
Spremete il limone.
Lavate e private del torsolo le pere, sbucciate e riducete a
cubetti.
Trasferite le pere mano a mano in una terrina e irrorate con
il succo di limone (eviterà che anneriscano).
Imburrate una teglia da crostata.
Srotolate i rotoli di
pasta sfoglia pronta.
Foderate la teglia imburrata con la pasta sfoglia.
Rifilate il bordo con un coltello.
Spezzate i biscotti.
Ricoprite il fondo con i biscotti a pezzi.
Aggiungete due cucchiai abbondanti di crema alle nocciole alle pere e mescolate con cura.
Distribuite le pere con la crema alle nocciole tutta la superficie e livellate con un cucchiaio.
Ricoprite con la seconda sfoglia.
Rifilate di nuovo il bordo con un coltello, sigillate il tutto con le rime di una forchetta, bucherellate tutta la superficie della
torta.
Spennellate con il tuorlo d’uovo leggermente battuto.
Infornate a 175 gradi centigradi per 50 minuti circa (la
torta deve diventare di un bel colore ambrato).
Sfornate, lasciate raffreddare e servite.
La pera
La pera occupa nell'alimentazione un posto simile alla mela ma è
sicuramente meno digeribile, nella sua polpa sono presenti dei granelli
durissimi dovuti a gruppi di cellule pietrose.
La pera contiene molta acqua
(dal 76 all'83%), una discreta quantità di zuccheri, e, in minore quantità,
sostanze azotate, acidi organici liberi, lignina, cellulosa, tannino, pectina,
invertina e aspargina.
Nella pera è presente anche una minima quantità di ferro
e di iodio e una piccola quantità di vitamine A, B, C utili per il nostro
organismo.
La varietà di pere più zuccherine e acquose sono ottime se consumate
crude, mentre le varietà più dure diventano più digeribili dopo la cottura.
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